15 febbraio 2010

Il bianco e il nero


Nonostante dipinga ormai da anni, il confronto tra il "prima" e il "dopo" continua a colpirmi. Il sasso nudo e insignificante messo accanto al risultato ottenuto con la pittura. Per me è tutto lì il fascino della pittura sui sassi, nella trasformazione.
Se continuo a dipingere senza essere sommersa dalla noia che subentra immancabilmente quando si fa la stessa cosa per anni, questo è dovuto alla magia, alla sorpresa, al miracolo che vedo ogni volta.
Il sasso si trasforma, cambia la sua natura, diventa un'altra cosa, non è più lui.
In quella trasformazione c'è tutta la mia gioia e la mia passione.
(scusate, oggi filosofeggio :-)


7 commenti:

  1. Anonimo6:22 PM

    che belli!!!!fantastici! 1 bacione elisa di piacenza.

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  2. Very nice, I like your cats.

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  3. Filosofeggi bene e hai ragione! Queste trasformazioni sono emozionanti e i tuoi gatti stupendi come sempre!

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  4. Brava! Ci voleva un po' di filosofia! La cosa più bella, come dici, è riuscire a stupirsi sempre! Ammiro la tua produttività e la tua costanza, e si capisce che se riesci così bene, è perché ti diverti in quello che fai!:)

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  5. Hai ragione, non può venirti la noia quando hai tra le mani queste opere. ciao a presto

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  6. Spesso mi viene voglia di fotografare le varie fasi di realizzazione di un'immagine, perchè ogni stadio mi da sensazioni diverse: lo schizzo, la matita precisa, le prime mani di colore, il gran finale!
    Ci sono volte in cui a metà dell'opera penso "mica lo rovinerò aggiungendo altro?" e altre volte in cui penso "che brutto, possibile che alla fine ne uscirà qualcosa di bello?".
    Comunque sì, la trasformazione tra prima e dopo è affascinante!

    Piacere d'aver incontrato il tuo blog (complimenti per i bei sassi a cui dai vita) e arrivederci!

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  7. C'est magnifique !!! Bravo

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Un grazie a chi vorrà lasciare un proprio segno.
Ernestina