30 luglio 2006

Puzzetta

L'incrocio tra moffetta e puzzola fa puzzetta :) Ho scoperto che tutti e due i nomi fanno capo ad un solo animale, in inglese skunk. E' un'ordinazione, piuttosto ostica perchè l'animale in sè è bruttino, bianco e nero a pelo lungo, con una coda extralarge. Impossibile trovare una foto di riferimento con posizione accucciata, anche il sasso mi dà dei problemi, ne ho trovato uno gibboso e provo a fare uno schizzo riservando la gobba per la coda. Il sasso è ruvido e perciò per prima cosa lo ricopro con un fondo grigio, poi schizzo col gesso. Con la prima mano cerco di dare un senso alle righe tracciate col gesso, per ora l'idea è più nella mia testa che nel sasso. Uso tre colori : bianco nero e marrone. Osservando la foto vedo già gli errori d correggere : le orecchie più laterali e la forma del muso meno triangolare.
Ci ho lavorato un pò e continuo ad essere scontenta. La puzzetta è finita.

25 luglio 2006

Peli

Sulla questione - come ottenere un pelo realistico - ho letto le istruzioni di un'artista australiana che fa animali stupendi su tela, e mi ha colpito perchè più o meno (forse meno che più) è quello che faccio io, senza averlo letto da nessuna parte. Lei dice : partire da uno sfondo neutro, usare il bianco e un pennellino a punta fine e disegnare un primo strato di peli nella direzione giusta. Fare asciugare bene e "glaze it" che significa tingere con una velatura trasparente colorata.Poi aggiungere un secondo strato di peli e glaze di nuovo. Dopo il terzo strato il pelo inizia ad acquistare volume e morbidezza e quindi si può intergrare con peli di colore più scuro.
A me sembra una spiegazione giusta anche se molto impegnativa...chi ha la pazienza di fare 5/6 strati di peli uno sull'altro? E il tempo?
E' una lettura istruttiva, mi sono resa conto che i bellissimi dipinti in mostra nel suo sito sono frutto di tantissime ore di lavoro, 200/250 ore di lavoro, ma questo significa mesi passati davanti ad un quadro!
Stupore e ammirazione...

23 luglio 2006

Tigre 2

Ho finito di dipingere la tigre, sono soddisfatta, nonostante il sasso tozzo il risultato finale è migliore di quanto avessi previsto.
Sono andata a cercare la mia prima tigre, dipinta nel 99, per fare un confronto. Mi ci voleva proprio una bella iniezione di autostima!! :))
Le ho fotografate insieme, eccole : ta ta ta taaaaaa

La differenza c'è e si vede, questi anni di pittura non sono passati invano.

16 luglio 2006

tigre

Ho visto una bellissima foto di tigre in una rivista e mi è venuta una gran voglia di farne una. Sarebbe la mia prima tigre, anzi no, ne avevo dipinta una copiandola da un libro della Wellford diversi anni fa ed era venuta da schifo, forse è per questo che non ne ho dipinte più.
E poi le tigri sono così belle, così imponenti, non si adattano ai sassi, ci vorrebbero dei massi per rappresentarle in tutta la loro maestosità.
Ne vidi una a Nairobi, strano, non ci sono tigri in africa, chissà perchè era lì.
Era all' Animal Orphanage, l'orfanotrofio degli animali, un parco immenso che racchiude una parte di savana dove ricoverano e curano gli animali 'trovatelli' in attesa di reinserirli nel loro ambiente naturale.
In un recinto, sola, arrabbiatissima, c'era lei.
La sua fetta di savana recintata confinava con quella dei leoni e la tigre per tutto il tempo che la guardai continuò a passeggiare furiosa lungo il confine che la separava dai leoni.
Si capiva che li odiava e li avrebbe sbranati volentieri. Povera tigre, il suo destino era segnato, lei era l'unica lì dentro che non sarebbe mai stata liberata, non era quello il suo mondo. La sua presenza avrebbe sconvolto l'equilibrio naturale che c'è tra prede e predatori nella savana e forse causato una catastrofe ambientale.
Il sasso. Non ho dovuto cercare tanto questa volta, le mie riserve sono agli sgoccioli, e ho deciso di non fare la schizzinosa.
Questo è il sasso, è abbastanza grande, un pò troppo squadrato...ma per un esperimento può andare. Ed ecco lo schizzo a matita. Sarà una tigre "buona" dallo sguardo dolce, niente denti digrignati. Sono passati tre giorni, non ho avuto molto tempo per dipingere, questa è la foto del mio sasso con la prima mano di fondo. Ho steso il colore con attenzione, rispettando il disegno e studiando le ombreggiature. I colori erano già nella sta-wet, sono gli stessi che ho usato per il cerbiatto.
Ho dipinto il muso, il pelo bianco è da ripassare, completerò dopo aver dipinto anche il corpo.

09 luglio 2006

Cerbiatto

Ricomincio a dipingere dopo un lungo periodo di inattività forzata. Questo sasso stava da mesi dentro ad uno scatolone e le sue probabilità di essere ripescato erano pari a zero. Poi ieri, mentre risistemavo il mio "studio", l'ho avuto per un attimo tra le mani ed è stato un lampo : è un cerbiatto! Che felicità quando riesco a recuperare un sasso già scartato mille volte!

Ho cercato una foto di riferimento, le foto non si adattano mai ai sassi, ma sono importanti, almeno per il muso, poi per il corpo ...un pò di immaginazione e... molti tentativi.

Qui ho fatto lo schizzo col pennello. Nella mia tavolozza ci sono quattro colori, bianco e nero più due marroni, siena naturale e terra d'ombra. Ho steso la prima mano di colore cercando di fissare le zone d'ombra e di luce.


Col pennello da vinci n.1 sono partita dall'occhio, poi il naso, poi il pelo del muso.
Adesso sono abbastanza soddisfatta del muso, vado avanti e passo al corpo. Con un grigio sporco mi segno la posizione delle macchie bianche.


Ecco, questa è la foto del cerbiatto finito, ho modificato un pò l'occhio e mi sembra che l'effetto sia migliore. Il sasso è lungo 27 cm e pesa 3kg e 800, tempo di realizzazione 9-10 ore circa, suddivise in tre giorni.